CHIESA PARROCCHIALE
Interno chiesa
La chiesa parrocchiale di Casalvecchio di Puglia è situata nel centro storico del paese ed è intitolata ai santi apostoli Pietro e Paolo.
La chiesa fu edificata nel XV secolo intorno al 1632 e consacrata il 13 giugno 1713 dal cardinal Vincenzo Orsini, (divenuto poi papa Benedetto XIII).
Alcuni documenti ufficiali riportano che originariamente l'abitato veniva chiamato "Sanctus Petrus de Castelluccio", da qui molto probabilmente, il motivo della dedicazione della parrocchia ad uno dei primi apostoli di Cristo.
Architettonicamente l'edificio religioso appare con una facciata semplice cuspidata e torre campanaria sul retro.
All'interno è composta da una sola navata; sopra il presbiterio spicca un meraviglioso dipinto del 1759 di Michelangelo Sammarco di Napoli raffigurante la Vergine santissima del Monte Carmelo tra i santi apostoli Pietro e Paolo, sorretto da due angeli.
Nella chiesa sono esposte molte immagini sacre della Madonna, fra le quali la statua della Vergine Immacolata e quella del Santo Rosario esposte nei due ex altari laterali, stile rococò in pietra, a superficie concava e con punti di stucco.
Vi sono poi la statua della Madonna del Carmine e quella dell'Addolorata con l'effige del Cristo morto. Inoltre sono presenti le statue di Sant'Antonio da Padova, San Francesco d'Assisi, san Michele Arcangelo, Santa lucia e l'effige del sacro Cuore di Gesù con Santa Margherita.
A seguito degli eventi sismici del 31/10/2002 la chiesa rimase lievemente danneggiata e chiusa al culto per qualche mese, ma grazie ai lavori di restauro effettuati nel corso del 2010, essa ha potuto ritrovare il suo antico splendore.
Nella chiesa parrocchiale vengono celebrate le sante messe feriali, mentre quelle della domenica e le funzioni religiose più solenni hanno luogo nella chiesa Santa Maria delle Grazie.
Oltre alla chiesa parrocchiale, esisteva, inoltre, in tempi lontani dai nostri, un antico Monastero Basiliano in località "Sculgola" dedicata a San Matteo, del quale rimangono soltanto alcune tracce, (pare che il portale dell'antico monastero sia stato poi riutilizzato nel Convento di Santa Maria Maddalena in Castelnuovo della Daunia).
La chiesa fu edificata nel XV secolo intorno al 1632 e consacrata il 13 giugno 1713 dal cardinal Vincenzo Orsini, (divenuto poi papa Benedetto XIII).
Alcuni documenti ufficiali riportano che originariamente l'abitato veniva chiamato "Sanctus Petrus de Castelluccio", da qui molto probabilmente, il motivo della dedicazione della parrocchia ad uno dei primi apostoli di Cristo.
Architettonicamente l'edificio religioso appare con una facciata semplice cuspidata e torre campanaria sul retro.
All'interno è composta da una sola navata; sopra il presbiterio spicca un meraviglioso dipinto del 1759 di Michelangelo Sammarco di Napoli raffigurante la Vergine santissima del Monte Carmelo tra i santi apostoli Pietro e Paolo, sorretto da due angeli.
Nella chiesa sono esposte molte immagini sacre della Madonna, fra le quali la statua della Vergine Immacolata e quella del Santo Rosario esposte nei due ex altari laterali, stile rococò in pietra, a superficie concava e con punti di stucco.
Vi sono poi la statua della Madonna del Carmine e quella dell'Addolorata con l'effige del Cristo morto. Inoltre sono presenti le statue di Sant'Antonio da Padova, San Francesco d'Assisi, san Michele Arcangelo, Santa lucia e l'effige del sacro Cuore di Gesù con Santa Margherita.
A seguito degli eventi sismici del 31/10/2002 la chiesa rimase lievemente danneggiata e chiusa al culto per qualche mese, ma grazie ai lavori di restauro effettuati nel corso del 2010, essa ha potuto ritrovare il suo antico splendore.
Nella chiesa parrocchiale vengono celebrate le sante messe feriali, mentre quelle della domenica e le funzioni religiose più solenni hanno luogo nella chiesa Santa Maria delle Grazie.
Oltre alla chiesa parrocchiale, esisteva, inoltre, in tempi lontani dai nostri, un antico Monastero Basiliano in località "Sculgola" dedicata a San Matteo, del quale rimangono soltanto alcune tracce, (pare che il portale dell'antico monastero sia stato poi riutilizzato nel Convento di Santa Maria Maddalena in Castelnuovo della Daunia).