I CENTENARI DELLA PARROCCHIA
La presente pagina è una novità del sito parrocchiale, ed ha l'intento di raccogliere e ricordare le persone più longeve della nostra comunità di Casalvecchio di Puglia, che hanno quindi ricevuto da Dio il dono di una lunga vita e che spesse volte rappresentano anche la memoria storica del nostro paese.
Al momento non ci sono centenari viventi dopo la recente scomparsa della signora Ilde Simone.
Al momento non ci sono centenari viventi dopo la recente scomparsa della signora Ilde Simone.
ILDE SIMONE
Serenamente si è addormentata per sempre fra le braccia affettuose di sua figlia Maria Antonietta e di sua nipote Maria Grazia la signora Ilde Simone, la quale appena qualche settimana fa negli Stati Uniti d'America dove era residente aveva compiuto la veneranda età di 101 anni.
Infatti il 10 luglio del 1920 i coniugi Venizia Andreano (Finizia) e Michele Simone diedero alla luce in Casalvecchio di Puglia la piccola Ida Maria Giuseppina Ginevra, detta Ilde l’ultima di 7 figli: Concetta, Umberto, Umbertina, Guerino, Luigi, Giuseppe.
Poco dopo la sua nascita Ilde venne battezzata nella chiesa parrocchiale di Casalvecchio dall’allora parroco don Giuseppe Tozzi.
Dopo aver concluso il ciclo di studi della scuola elementare del paese, Ilde ormai ragazza partecipò per quattro anni ad un corso di cucito della signorina Lucietta Di Nunzio, al termine del quale si dedicò con entusiasmo ad eseguire diversi lavori di sartoria su commissione, in particolar modo realizzando numerosi corredi per le novelle spose.
L’11 aprile del 1955 all’età di 35 anni Ilde si unirà in matrimonio con Vincenzo Napolitano originario di Ordona (cugino di primo grado del presidente emerito della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano), la cerimonia religiosa fu officiata dall’allora arciprete di Casalvecchio don Filippo Ronca; l’anno successivo in data 2 aprile del 1956 nacque la piccola Maria Antonietta, che resterà la loro unica figlia.
Il 26 novembre del 1967 la famiglia Napolitano lasciò la piccola Casalvecchio per trasferirsi a Milford in America, una cittadina vicino Boston nel Massachusetts là dove viveva già il padre ed il fratello della signora Ilde, unitamente a tanti altri emigrati di Casalvecchio e della provincia di Foggia, alcuni dei quali si erano stanziati in quella zona già diversi anni prima fra il 1905 ed il 1916 quando un massiccio esodo di casalvecchiesi oltrepassando le frontieri nazionali, solcarono questa piccola e lontanissima cittadina di Milford alla ricerca di lavoro e di fortuna; anche la signora Ilde trovò occupazione presso un calzaturificio del posto dove lavorò per tanto tempo.
Negli anni successivi la signora Ilde avrà anche la grande gioia di diventare nonna dei suoi amati nipoti: Enzo, Giulia, Anthony, Joseph e Mariagrazia e bisnonna di altri 6 pronipoti, la più grande dei quali oggi ha 15 anni.
Dopo la morte del marito avvenuta nel 2003 la signora Ilde si era trasferita in un altra cittadina degli Stati Uniti d’America a Old Saybrook, nel Connecticut, assieme a sua figlia, con la quale però non hanno mai dimenticato il loro paese d’origine in Italia, in cui conservano ancora la propria abitazione e che fino al 2018 vi hanno fatto regolarmente ritorno.
Negli ultimi quattro anni il peso dell’età e degli acciacchi avevano iniziato a farsi sentire, costringendo la signora Ilde ad allettarsi, ciò nonostante ha goduto fino a poco tempo fa di una discreta salute grazie anche alle amorevoli ed insostituibili cure di sua figlia Maria Antonietta, per la quale è stata una madre modello.
Nel giorno in cui ha spento 100 candeline, la sua amata famiglia gli ha organizzato una grande festa durante la quale ha ricevuto numerosissime telefonate di auguri anche dall'Italia e da molti suoi compaesani, in particolar modo dal sindaco di Casalvecchio Noè Andreano che si era voluto collegare telematicamente con lei e sua figlia, per porgerle un gradito messaggio di auguri anche a nome dell'intera cittadinanza.
Perfino il presidente degli Stati Uniti Donald Trump le aveva inviato una pergamena di auguri per il suo considerevole traguardo raggiunto.
Con Ilde Simone scompare l'unica centenaria di Casalvecchio di Puglia che era ancora in vita, comunità verso la quale si è sentita unita fino alla fine dei suoi giorni, per mezzo della profonda devozione alla Madonna delle Grazie.
Il suo corpo riposa ora accanto a quello di suo marito, nella cappella cimiteriale di Milford.
Alla sua anima vogliamo assicurare la nostra preghiera, affinchè Dio misericordioso l'accolga nel suo Regno beatifico.
Venerdì 10 settembre in suo ricordo sarà celebrata una messa in suffragio presso la chiesa parrocchiale alle ore 18,30, alla quale si uniranno spiritualmente sua figlia Maria Antonietta, e i suoi cinque nipoti e sei pronipoti che oggi piangono la perdita della loro e "nostra" cara nonna di Casalvecchio di Puglia: Ilde Simone.
Pasquale Criasia
Infatti il 10 luglio del 1920 i coniugi Venizia Andreano (Finizia) e Michele Simone diedero alla luce in Casalvecchio di Puglia la piccola Ida Maria Giuseppina Ginevra, detta Ilde l’ultima di 7 figli: Concetta, Umberto, Umbertina, Guerino, Luigi, Giuseppe.
Poco dopo la sua nascita Ilde venne battezzata nella chiesa parrocchiale di Casalvecchio dall’allora parroco don Giuseppe Tozzi.
Dopo aver concluso il ciclo di studi della scuola elementare del paese, Ilde ormai ragazza partecipò per quattro anni ad un corso di cucito della signorina Lucietta Di Nunzio, al termine del quale si dedicò con entusiasmo ad eseguire diversi lavori di sartoria su commissione, in particolar modo realizzando numerosi corredi per le novelle spose.
L’11 aprile del 1955 all’età di 35 anni Ilde si unirà in matrimonio con Vincenzo Napolitano originario di Ordona (cugino di primo grado del presidente emerito della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano), la cerimonia religiosa fu officiata dall’allora arciprete di Casalvecchio don Filippo Ronca; l’anno successivo in data 2 aprile del 1956 nacque la piccola Maria Antonietta, che resterà la loro unica figlia.
Il 26 novembre del 1967 la famiglia Napolitano lasciò la piccola Casalvecchio per trasferirsi a Milford in America, una cittadina vicino Boston nel Massachusetts là dove viveva già il padre ed il fratello della signora Ilde, unitamente a tanti altri emigrati di Casalvecchio e della provincia di Foggia, alcuni dei quali si erano stanziati in quella zona già diversi anni prima fra il 1905 ed il 1916 quando un massiccio esodo di casalvecchiesi oltrepassando le frontieri nazionali, solcarono questa piccola e lontanissima cittadina di Milford alla ricerca di lavoro e di fortuna; anche la signora Ilde trovò occupazione presso un calzaturificio del posto dove lavorò per tanto tempo.
Negli anni successivi la signora Ilde avrà anche la grande gioia di diventare nonna dei suoi amati nipoti: Enzo, Giulia, Anthony, Joseph e Mariagrazia e bisnonna di altri 6 pronipoti, la più grande dei quali oggi ha 15 anni.
Dopo la morte del marito avvenuta nel 2003 la signora Ilde si era trasferita in un altra cittadina degli Stati Uniti d’America a Old Saybrook, nel Connecticut, assieme a sua figlia, con la quale però non hanno mai dimenticato il loro paese d’origine in Italia, in cui conservano ancora la propria abitazione e che fino al 2018 vi hanno fatto regolarmente ritorno.
Negli ultimi quattro anni il peso dell’età e degli acciacchi avevano iniziato a farsi sentire, costringendo la signora Ilde ad allettarsi, ciò nonostante ha goduto fino a poco tempo fa di una discreta salute grazie anche alle amorevoli ed insostituibili cure di sua figlia Maria Antonietta, per la quale è stata una madre modello.
Nel giorno in cui ha spento 100 candeline, la sua amata famiglia gli ha organizzato una grande festa durante la quale ha ricevuto numerosissime telefonate di auguri anche dall'Italia e da molti suoi compaesani, in particolar modo dal sindaco di Casalvecchio Noè Andreano che si era voluto collegare telematicamente con lei e sua figlia, per porgerle un gradito messaggio di auguri anche a nome dell'intera cittadinanza.
Perfino il presidente degli Stati Uniti Donald Trump le aveva inviato una pergamena di auguri per il suo considerevole traguardo raggiunto.
Con Ilde Simone scompare l'unica centenaria di Casalvecchio di Puglia che era ancora in vita, comunità verso la quale si è sentita unita fino alla fine dei suoi giorni, per mezzo della profonda devozione alla Madonna delle Grazie.
Il suo corpo riposa ora accanto a quello di suo marito, nella cappella cimiteriale di Milford.
Alla sua anima vogliamo assicurare la nostra preghiera, affinchè Dio misericordioso l'accolga nel suo Regno beatifico.
Venerdì 10 settembre in suo ricordo sarà celebrata una messa in suffragio presso la chiesa parrocchiale alle ore 18,30, alla quale si uniranno spiritualmente sua figlia Maria Antonietta, e i suoi cinque nipoti e sei pronipoti che oggi piangono la perdita della loro e "nostra" cara nonna di Casalvecchio di Puglia: Ilde Simone.
Pasquale Criasia
MARIA CARMELA RECCHIUTO
Il 14 luglio del 2021 verso le ore 8 nella sua abitazione privata sita in via Santa Maria delle Grazie in Casalvecchio di Puglia, si è spenta serenamente la cara esistenza di Maria Carmela Recchiuto.
Era nata a Pietramontecorvino il 14 luglio del 1920.
La signora Maria Carmela se n'è andata proprio nel giorno del suo compleanno: 101 anni; ed era la persona più anziana residente nel Comune di Casalvecchio.
Esattamente un anno fa Maria Carmela ebbe la gioia di festeggiare il secolo di vita, ricevendo la benedizione del parroco don Ciro Miele e la visita del sindaco di Casalvecchio di Puglia Noè Andreano e quella del sindaco di Pietramontecorvino Raimondo Giallella, che gli avevano portato la propria personale vicinanza alla neo centenaria e gli auguri istituzionali per il traguardo raggiunto a nome delle loro rispettive comunità civili.
Maria Carmela Recchiuto era primogenita di tre fratelli.
Il 9 giugno 1952 all'età di 32 anni si era sposata con Agostino Costantino (classe 1915) di Casalvecchio di Puglia, luogo dove per altro decisero di abitare inizialmente.
Dal frutto del loro amore il 26 febbraio del 1953 nacquero i gemelli Antonio e Filomena, che presero i nomi dei loro nonni paterni; la piccola Filomena purtroppo morì in tenera età.
Maria Carmela e Agostino ben presto lasciarono Casalvecchio di Puglia e con il loro bel figlioletto si trasferirono nel nord Italia a Giussano, un piccolo centro della provincia di Monza in Lombardia, nel quale Maria Carmela potette proseguire il suo appassionato impegno di madre e di casalinga, Agostino invece trovò lavoro come operaio presso una fabbrica addetta alla produzione di legname.
La loro vita serena purtroppo venne improvvisamente sconvolta quando il loro unico figlio vivente si ammalò di leucemia, una gravissima patologia che non lasciò scampo al giovanissimo Antonio, uno studente modello dal carattere molto buono, sottraendolo troppo presto all’ amore immenso dei suoi cari genitori, aveva infatti soltanto 16 anni Antonio quando si spense in quel triste e freddo 28 dicembre del 1969; Maria Carmela e Agostino affranti da un vuoto e da un dolore incommensurabile decisero quindi di abbandonare Giussano e di trasferirsi nuovamente a Casalvecchio, anche per essere più vicini alla tomba del loro amato figlio situata nel cimitero del paese.
Nell’ ottobre del 2007 la signora Maria Carmela perse anche suo marito Agostino, ma non i suoi profondi sentimenti religiosi che le hanno permesso nonostante le tante e dure prove avute nella sua esistenza, di proseguire sicura il suo cammino di vita, affidandosi ancora una volta con umiltà e fiducia alla volontà del Padre Celeste.
Già da qualche anno però la signora Maria Carmela era costretta a passare le giornate intere nel letto della sua abitazione, poiché le sue condizioni di salute non erano più buone, ma finché è stato possibile ha ricevuto regolarmente l' Eucarestia, e nella fatica della sofferenza del suo corpo invecchiato e ammalato, ha continuato a stingere con forza fra le sue stanche mani la corona del santo rosario a lei molto cara, invocando con profonda devozione la Madonna del Carmine di cui portava orgogliosamente il nome.
La signora Maria Carmela fino a questa mattina era l’unica centenaria vivente residente a Casalvecchio di Puglia, e dunque considerata la nonna speciale del nostro piccolo paese e anche di quello di Pietramontecorvino nel quale era nata.
Oggi Maria Carmela festeggerà dall'alto di questo mondo il suo compleanno, il quale coincide sorprendentemente anche con la sua nascita al Cielo, sarà di sicuro una grande festa a cui prenderanno parte certamente i suoi affetti più cari che l'hanno preceduta, e in modo particolare si uniranno a lei l'anima dei suoi cari figli Antonio e Filomena che l'accompagneranno come angeli alle porte del Paradiso.
Vogliamo quindi pregare per lei, affinchè la misericordia di Dio possa aprirle quelle sante porte ed accoglierla nel suo Regno beatifico di luce e di pace.
Ti siamo grati Maria Carmela per la tua testimonianza di vita vissuta sempre con garbo, rispetto e discrezione, costantemente nutrita da sentimenti di autentica fede in Dio, gli stessi con i quali oggi sei rinata a vita nuova!
PASQUALE CRIASIA
Era nata a Pietramontecorvino il 14 luglio del 1920.
La signora Maria Carmela se n'è andata proprio nel giorno del suo compleanno: 101 anni; ed era la persona più anziana residente nel Comune di Casalvecchio.
Esattamente un anno fa Maria Carmela ebbe la gioia di festeggiare il secolo di vita, ricevendo la benedizione del parroco don Ciro Miele e la visita del sindaco di Casalvecchio di Puglia Noè Andreano e quella del sindaco di Pietramontecorvino Raimondo Giallella, che gli avevano portato la propria personale vicinanza alla neo centenaria e gli auguri istituzionali per il traguardo raggiunto a nome delle loro rispettive comunità civili.
Maria Carmela Recchiuto era primogenita di tre fratelli.
Il 9 giugno 1952 all'età di 32 anni si era sposata con Agostino Costantino (classe 1915) di Casalvecchio di Puglia, luogo dove per altro decisero di abitare inizialmente.
Dal frutto del loro amore il 26 febbraio del 1953 nacquero i gemelli Antonio e Filomena, che presero i nomi dei loro nonni paterni; la piccola Filomena purtroppo morì in tenera età.
Maria Carmela e Agostino ben presto lasciarono Casalvecchio di Puglia e con il loro bel figlioletto si trasferirono nel nord Italia a Giussano, un piccolo centro della provincia di Monza in Lombardia, nel quale Maria Carmela potette proseguire il suo appassionato impegno di madre e di casalinga, Agostino invece trovò lavoro come operaio presso una fabbrica addetta alla produzione di legname.
La loro vita serena purtroppo venne improvvisamente sconvolta quando il loro unico figlio vivente si ammalò di leucemia, una gravissima patologia che non lasciò scampo al giovanissimo Antonio, uno studente modello dal carattere molto buono, sottraendolo troppo presto all’ amore immenso dei suoi cari genitori, aveva infatti soltanto 16 anni Antonio quando si spense in quel triste e freddo 28 dicembre del 1969; Maria Carmela e Agostino affranti da un vuoto e da un dolore incommensurabile decisero quindi di abbandonare Giussano e di trasferirsi nuovamente a Casalvecchio, anche per essere più vicini alla tomba del loro amato figlio situata nel cimitero del paese.
Nell’ ottobre del 2007 la signora Maria Carmela perse anche suo marito Agostino, ma non i suoi profondi sentimenti religiosi che le hanno permesso nonostante le tante e dure prove avute nella sua esistenza, di proseguire sicura il suo cammino di vita, affidandosi ancora una volta con umiltà e fiducia alla volontà del Padre Celeste.
Già da qualche anno però la signora Maria Carmela era costretta a passare le giornate intere nel letto della sua abitazione, poiché le sue condizioni di salute non erano più buone, ma finché è stato possibile ha ricevuto regolarmente l' Eucarestia, e nella fatica della sofferenza del suo corpo invecchiato e ammalato, ha continuato a stingere con forza fra le sue stanche mani la corona del santo rosario a lei molto cara, invocando con profonda devozione la Madonna del Carmine di cui portava orgogliosamente il nome.
La signora Maria Carmela fino a questa mattina era l’unica centenaria vivente residente a Casalvecchio di Puglia, e dunque considerata la nonna speciale del nostro piccolo paese e anche di quello di Pietramontecorvino nel quale era nata.
Oggi Maria Carmela festeggerà dall'alto di questo mondo il suo compleanno, il quale coincide sorprendentemente anche con la sua nascita al Cielo, sarà di sicuro una grande festa a cui prenderanno parte certamente i suoi affetti più cari che l'hanno preceduta, e in modo particolare si uniranno a lei l'anima dei suoi cari figli Antonio e Filomena che l'accompagneranno come angeli alle porte del Paradiso.
Vogliamo quindi pregare per lei, affinchè la misericordia di Dio possa aprirle quelle sante porte ed accoglierla nel suo Regno beatifico di luce e di pace.
Ti siamo grati Maria Carmela per la tua testimonianza di vita vissuta sempre con garbo, rispetto e discrezione, costantemente nutrita da sentimenti di autentica fede in Dio, gli stessi con i quali oggi sei rinata a vita nuova!
PASQUALE CRIASIA
SUOR BENVENUTA DE SALVIA
Nella mattinata del 18 agosto del 2020 nel comune di Lugo di Ravenna è venuta a mancare Suor Benvenuta de Salvia.
Era nata a Casalvecchio di Puglia (FG) il 27 febbraio 1918, battezzata con il nome di Maria nella nostra chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo Apostoli, luogo sacro a lei molto caro, dove ha ricevuto anche il germe della sua vocazione religiosa.
All'inizio del 1936, a quasi diciotto anni Maria fece ingresso nella Congregazione delle Suore “Figlie di San Francesco di Sales” a Lugo di Ravenna (RA).
Ha emesso i primi voti religiosi il 29 marzo 1938; e a soli 23 anni invece ha fatto la Professione Perpetua il 23 luglio 1941 scegliendo il nome di Suor Benvenuta.
Con i suoi 102 anni e mezzo era la Religiosa più anziana della sua congregazione e la persona vivente più avanti negli anni nata a Casalvecchio di Puglia.
Suor Benvenuta aveva anche una sorella suora, Suor Giuseppina De Salvia, deceduta nel 1993, anch'essa dell'ordine delle figlie di San Francesco di Sales.
Suor Benvenuta aveva inoltre una terza sorella di nome Filomena, sposata nel nostro piccolo comune, madre del compianto Michele Bulso, che è stato comandante dei vigili urbani di Casalvecchio di Puglia per molti anni e fino al 1999.
Suor Benvenuta ha offerto tutta la sua esistenza a servizio della Chiesa e del suo prossimo nei suoi lunghissimi 82 anni di vita consacrata, pertanto la misericordia di Dio nostro Padre avrà subito accolto la sua anima nella luce beatifica del Paradiso.
Era nata a Casalvecchio di Puglia (FG) il 27 febbraio 1918, battezzata con il nome di Maria nella nostra chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo Apostoli, luogo sacro a lei molto caro, dove ha ricevuto anche il germe della sua vocazione religiosa.
All'inizio del 1936, a quasi diciotto anni Maria fece ingresso nella Congregazione delle Suore “Figlie di San Francesco di Sales” a Lugo di Ravenna (RA).
Ha emesso i primi voti religiosi il 29 marzo 1938; e a soli 23 anni invece ha fatto la Professione Perpetua il 23 luglio 1941 scegliendo il nome di Suor Benvenuta.
Con i suoi 102 anni e mezzo era la Religiosa più anziana della sua congregazione e la persona vivente più avanti negli anni nata a Casalvecchio di Puglia.
Suor Benvenuta aveva anche una sorella suora, Suor Giuseppina De Salvia, deceduta nel 1993, anch'essa dell'ordine delle figlie di San Francesco di Sales.
Suor Benvenuta aveva inoltre una terza sorella di nome Filomena, sposata nel nostro piccolo comune, madre del compianto Michele Bulso, che è stato comandante dei vigili urbani di Casalvecchio di Puglia per molti anni e fino al 1999.
Suor Benvenuta ha offerto tutta la sua esistenza a servizio della Chiesa e del suo prossimo nei suoi lunghissimi 82 anni di vita consacrata, pertanto la misericordia di Dio nostro Padre avrà subito accolto la sua anima nella luce beatifica del Paradiso.
ANTONIETTA CAPECE
Il 5 maggio 2020, alla veneranda età di 100 anni e 4 mesi ritornava alla casa del Padre la signora Antonietta Maria Capece, vedova Bulso.
Era la persona vivente più anziana residente nel nostro paese, ma soprattutto un pilastro di fede della nostra comunità parrocchiale.
Il 28 dicembre del 2019, Antonietta ha avuto la grazia e la gioia che pochi altri hanno avuto, quella di poter raggiungere il secolo di vita, condividendo l'emozione di questo bel traguardo con la sua famiglia, gli amici più cari ed una rappresentanza della parrocchia, un giorno di festa davvero speciale, che potremmo intenderla come una sorta di ultimo abbraccio che Antonietta volle regalarci.
Anche il parroco don Ciro, in quell’ occasione aveva portato i saluti di tutta la comunità e celebrando la santa messa alla presenza di Antonietta e di quanti erano convenuti presso la sua abitazione, aveva ringraziato Dio per averle concesso il dono di una lunga vita.
Antonietta nacque a Casalvecchio di Puglia il 28 dicembre del 1919, da Giuseppe Capece e Lombardi Carmela Rosa (che morì anche lei all'età di 100 anni e tre mesi nel 1984).
Era la terza di quattro figli.
All'età di 22 anni il 17 febbraio del 1941 prenderà come sposo Nicola Bulso; dal loro matrimonio verrà alla luce il loro unico figlio, così lungamente atteso e desiderato, tanto che Antonietta pregò insistentemente la Madonna di Pompei affinchè le desse il dono della maternità.
E infatti nel febbraio del 1956 dopo 15 anni di matrimonio Antonietta all'età di 36 anni ricevette la grazia che umilmente aveva implorato e per ringraziare la Madonna di aver esaudito la sua richiesta decise in suo onore di chiamare il figlio Michele Mario Pompeo.
Purtroppo a questa grande gioia, ben presto Antonietta dovette fare i conti con la prematura scomparsa di suo marito Nicola, deceduto il 27 gennaio 1964, quando lei aveva soltanto 44 anni ed il figlio di appena 8 anni.
Ma la sua radicata fede in Dio gli ha dato la forza di proseguire la sua vita con coraggio e determinazione, per il resto della sua esistenza.
Già nonna dei suoi due adorati nipoti Nicola e Luca, nel 2015 si aggiunse per Antonietta l'immensa felicità di diventare bisnonna, per la nascita della splendida Francesca.
Antonietta ha goduto sempre di ottima salute fisica, e soprattutto di una grande tenacia, come lo ha dimostrato lei stessa con la sua irrinunciabile presenza nel suo storico negozio di ferramenta di via Santa Maria delle Grazie, attività che ha avviato e gestito in prima persona sin dal 1962, e che unitamente alla sua famiglia ha servito con accuratezza la cittadinanza tutta di Casalvecchio e non solo, per quasi 60 anni, un altro bel traguardo raggiunto.
Ma nonostante il suo impegno lavorativo non era mai venuta meno ai suoi doveri religiosi, e come donna profondamente cristiana, partecipava assiduamente alla santa messa, e alle diverse attività pastorali.
Antonietta sin da giovane si è dimostrata sempre attiva nelle varie aggregazioni parrocchiali, soprattutto nell'azione cattolica e come terziaria francescana.
Spesso ha prestato la sua voce per proclamare la parola di Dio fino a tarda età e si è resa sempre disponibile nella collaborazione con i diversi parroci che si sono via via succeduti, dei quali per altro ne ha visti passare ben 10 (assieme a 9 papi)!
Antonietta ha servito la sua comunità con spirito di umiltà, di unità e di sincera dedizione per la sua amata parrocchia.
La sua è stata sempre una presenza discreta, garbata, attenta, misurata e saggia, e mai fuori le righe, il suo sorriso e la sua compostezza anche fisica, le hanno garantito una certa eleganza nel porsi con gentilezza e rispetto verso gli altri, riservando sempre una parola buona per tutti.
Negli ultimi tempi a seguito di una doppia caduta avvenuta nel 2016, suo malgrado si era allettata, ricevendo però le amorevoli cure del figlio Michele e della nuora Franca, ma nonostante la sua incapacità di muoversi e di recarsi in chiesa, partecipava quotidianamente all'ascolto del santo rosario e della santa messa attraverso la televisione ed offriva le sue numerosissime preghiere per tutta la comunità parrocchiale, con la quale non aveva mai smesso di sentirsi spiritualmente vicina, attendendo sempre felice di ricevere visite e notizie dalla sua diletta parrocchia di Casalvecchio.
Il 5 maggio 2020 Antonietta ha salutato per l'ultima volta questo mondo sofferente, per entrare a far parte della beata dimora del Cielo, e per ricongiungersi dopo 56 anni con l'anima di suo marito Nicola oltre che dei suoi tanti cari che l'hanno preceduta; ad accoglierla ci sarà stato certamente suo nipote don Michele Capece, instancabile
missionario in Africa, che ha speso tutta la sua vita fino alla morte a vantaggio dei più poveri e dei più bisognosi, e del quale lei era davvero fiera.
Antonietta se n'è andata serenamente restando lucida fino all'ultimo dei suoi giorni, circondata dall'amore straordinario dei suoi intimi che l'hanno accompagnata al definitivo incontro con Cristo.
Con Antonietta Capece, è andata via un pezzo di storia di Casalvecchio di Puglia, una persona che negli anni ha saputo conservare intatta la stima e l'affetto da parte dei suoi concittadini e di tutti i parrocchiani.
Antonietta ha lasciato quindi un grande vuoto, ma anche un bel ricordo di chi ha avuto modo di conoscerla e di apprezzare le sue virtù.
Da lassù la nostra cara Antonietta avrà cura di continuare a sorriderci come sempre ha fatto in vita, e a pregare per il suo amato paesino, e anche noi continueremo a pregare per la sua anima, affinchè Dio le conceda la luce del Paradiso.
Grazie Zi'à Nduniè
per la tua autentica testimonianza di vita cristiana.
La tua anima riposi in pace.
Era la persona vivente più anziana residente nel nostro paese, ma soprattutto un pilastro di fede della nostra comunità parrocchiale.
Il 28 dicembre del 2019, Antonietta ha avuto la grazia e la gioia che pochi altri hanno avuto, quella di poter raggiungere il secolo di vita, condividendo l'emozione di questo bel traguardo con la sua famiglia, gli amici più cari ed una rappresentanza della parrocchia, un giorno di festa davvero speciale, che potremmo intenderla come una sorta di ultimo abbraccio che Antonietta volle regalarci.
Anche il parroco don Ciro, in quell’ occasione aveva portato i saluti di tutta la comunità e celebrando la santa messa alla presenza di Antonietta e di quanti erano convenuti presso la sua abitazione, aveva ringraziato Dio per averle concesso il dono di una lunga vita.
Antonietta nacque a Casalvecchio di Puglia il 28 dicembre del 1919, da Giuseppe Capece e Lombardi Carmela Rosa (che morì anche lei all'età di 100 anni e tre mesi nel 1984).
Era la terza di quattro figli.
All'età di 22 anni il 17 febbraio del 1941 prenderà come sposo Nicola Bulso; dal loro matrimonio verrà alla luce il loro unico figlio, così lungamente atteso e desiderato, tanto che Antonietta pregò insistentemente la Madonna di Pompei affinchè le desse il dono della maternità.
E infatti nel febbraio del 1956 dopo 15 anni di matrimonio Antonietta all'età di 36 anni ricevette la grazia che umilmente aveva implorato e per ringraziare la Madonna di aver esaudito la sua richiesta decise in suo onore di chiamare il figlio Michele Mario Pompeo.
Purtroppo a questa grande gioia, ben presto Antonietta dovette fare i conti con la prematura scomparsa di suo marito Nicola, deceduto il 27 gennaio 1964, quando lei aveva soltanto 44 anni ed il figlio di appena 8 anni.
Ma la sua radicata fede in Dio gli ha dato la forza di proseguire la sua vita con coraggio e determinazione, per il resto della sua esistenza.
Già nonna dei suoi due adorati nipoti Nicola e Luca, nel 2015 si aggiunse per Antonietta l'immensa felicità di diventare bisnonna, per la nascita della splendida Francesca.
Antonietta ha goduto sempre di ottima salute fisica, e soprattutto di una grande tenacia, come lo ha dimostrato lei stessa con la sua irrinunciabile presenza nel suo storico negozio di ferramenta di via Santa Maria delle Grazie, attività che ha avviato e gestito in prima persona sin dal 1962, e che unitamente alla sua famiglia ha servito con accuratezza la cittadinanza tutta di Casalvecchio e non solo, per quasi 60 anni, un altro bel traguardo raggiunto.
Ma nonostante il suo impegno lavorativo non era mai venuta meno ai suoi doveri religiosi, e come donna profondamente cristiana, partecipava assiduamente alla santa messa, e alle diverse attività pastorali.
Antonietta sin da giovane si è dimostrata sempre attiva nelle varie aggregazioni parrocchiali, soprattutto nell'azione cattolica e come terziaria francescana.
Spesso ha prestato la sua voce per proclamare la parola di Dio fino a tarda età e si è resa sempre disponibile nella collaborazione con i diversi parroci che si sono via via succeduti, dei quali per altro ne ha visti passare ben 10 (assieme a 9 papi)!
Antonietta ha servito la sua comunità con spirito di umiltà, di unità e di sincera dedizione per la sua amata parrocchia.
La sua è stata sempre una presenza discreta, garbata, attenta, misurata e saggia, e mai fuori le righe, il suo sorriso e la sua compostezza anche fisica, le hanno garantito una certa eleganza nel porsi con gentilezza e rispetto verso gli altri, riservando sempre una parola buona per tutti.
Negli ultimi tempi a seguito di una doppia caduta avvenuta nel 2016, suo malgrado si era allettata, ricevendo però le amorevoli cure del figlio Michele e della nuora Franca, ma nonostante la sua incapacità di muoversi e di recarsi in chiesa, partecipava quotidianamente all'ascolto del santo rosario e della santa messa attraverso la televisione ed offriva le sue numerosissime preghiere per tutta la comunità parrocchiale, con la quale non aveva mai smesso di sentirsi spiritualmente vicina, attendendo sempre felice di ricevere visite e notizie dalla sua diletta parrocchia di Casalvecchio.
Il 5 maggio 2020 Antonietta ha salutato per l'ultima volta questo mondo sofferente, per entrare a far parte della beata dimora del Cielo, e per ricongiungersi dopo 56 anni con l'anima di suo marito Nicola oltre che dei suoi tanti cari che l'hanno preceduta; ad accoglierla ci sarà stato certamente suo nipote don Michele Capece, instancabile
missionario in Africa, che ha speso tutta la sua vita fino alla morte a vantaggio dei più poveri e dei più bisognosi, e del quale lei era davvero fiera.
Antonietta se n'è andata serenamente restando lucida fino all'ultimo dei suoi giorni, circondata dall'amore straordinario dei suoi intimi che l'hanno accompagnata al definitivo incontro con Cristo.
Con Antonietta Capece, è andata via un pezzo di storia di Casalvecchio di Puglia, una persona che negli anni ha saputo conservare intatta la stima e l'affetto da parte dei suoi concittadini e di tutti i parrocchiani.
Antonietta ha lasciato quindi un grande vuoto, ma anche un bel ricordo di chi ha avuto modo di conoscerla e di apprezzare le sue virtù.
Da lassù la nostra cara Antonietta avrà cura di continuare a sorriderci come sempre ha fatto in vita, e a pregare per il suo amato paesino, e anche noi continueremo a pregare per la sua anima, affinchè Dio le conceda la luce del Paradiso.
Grazie Zi'à Nduniè
per la tua autentica testimonianza di vita cristiana.
La tua anima riposi in pace.
VITA MASELLI
Nata il 24 febbraio del 1915 a Castelpagano (BN) e deceduta a Casalvecchio di Puglia il 26 agosto del 2016 all'età di 101 anni e sei mesi.
E' stata coniugata con Carmine Carolla, anch'egli di Castelpagano, il quale rimasto vedovo dopo la morte di sua moglie Rosa Andreano, decise, in seguito, di sposarsi con la signora Vita, donna buona e generosa.
Gli ultimi anni della sua esistenza li ha vissuti con una delle sue figlie acquisite Giuseppina Carolla. Al compimento dei 100 anni gli è stata preparata una bella festa in suo onore.
E' stata coniugata con Carmine Carolla, anch'egli di Castelpagano, il quale rimasto vedovo dopo la morte di sua moglie Rosa Andreano, decise, in seguito, di sposarsi con la signora Vita, donna buona e generosa.
Gli ultimi anni della sua esistenza li ha vissuti con una delle sue figlie acquisite Giuseppina Carolla. Al compimento dei 100 anni gli è stata preparata una bella festa in suo onore.
GIUSEPPINA DE SALVIA
Il 23 ottobre 2014 ci lasciava la signora Giuseppina De Salvia, all'età di 103 anni e cinque giorni, essendo nata il 18 ottobre del 1911.
Era una donna molto semplice, umile e di grande fede, la quale finché ha potuto ha partecipato quotidianamente alla santa messa parrocchiale, e anche quando il peso degli anni l'hanno immobilizzata a letto, non ha mai smesso di pregare incessantemente con la corona del rosario sempre stretta fra le sue mani.
Il 23 ottobre 2011 in via Santa Maria delle Grazie, presso il "salone" dello storico barbiere di Casalvecchio Giannino Andreano, si svolse la cerimonia dei festeggiamenti per il traguardo dei 100 anni di vita della signora Giuseppina De Salvia, madre di Giannino e nonna dell'attuale sindaco di Casalvecchio Noè Andreano.
Il parroco di allora di Casalvecchio don Modesto De Girolamo presiedette una santa messa di ringraziamento per il dono del secolo di vita concesso alla signora Giuseppina, a cui avevano preso parte numerosi fedeli, parenti ed amici della neocentenaria.
Anche il vescovo diocesano di allora mons. Domenico Cornacchia venuto a conoscenza della straordinaria fede della signora Giuseppina, durante la visita pastorale svoltasi a Casalvecchio di Puglia nel febbraio del 2012 volle recarsi personalmente a farle visita, accompagnato dal parroco, anche per impartirle la sua speciale benedizione.
Già da alcuni anni e fino al giorno del suo decesso Giuseppina De Salvia è stata l'unica centenaria della parrocchia.
Da lassù, la sua anima non smetterà mai di vegliare sulla comunità parrocchiale di Casalvecchio verso la quale si è prodigata in vita con amore e ammirevole dedizione.
Era una donna molto semplice, umile e di grande fede, la quale finché ha potuto ha partecipato quotidianamente alla santa messa parrocchiale, e anche quando il peso degli anni l'hanno immobilizzata a letto, non ha mai smesso di pregare incessantemente con la corona del rosario sempre stretta fra le sue mani.
Il 23 ottobre 2011 in via Santa Maria delle Grazie, presso il "salone" dello storico barbiere di Casalvecchio Giannino Andreano, si svolse la cerimonia dei festeggiamenti per il traguardo dei 100 anni di vita della signora Giuseppina De Salvia, madre di Giannino e nonna dell'attuale sindaco di Casalvecchio Noè Andreano.
Il parroco di allora di Casalvecchio don Modesto De Girolamo presiedette una santa messa di ringraziamento per il dono del secolo di vita concesso alla signora Giuseppina, a cui avevano preso parte numerosi fedeli, parenti ed amici della neocentenaria.
Anche il vescovo diocesano di allora mons. Domenico Cornacchia venuto a conoscenza della straordinaria fede della signora Giuseppina, durante la visita pastorale svoltasi a Casalvecchio di Puglia nel febbraio del 2012 volle recarsi personalmente a farle visita, accompagnato dal parroco, anche per impartirle la sua speciale benedizione.
Già da alcuni anni e fino al giorno del suo decesso Giuseppina De Salvia è stata l'unica centenaria della parrocchia.
Da lassù, la sua anima non smetterà mai di vegliare sulla comunità parrocchiale di Casalvecchio verso la quale si è prodigata in vita con amore e ammirevole dedizione.
AMELIA HAIDE DE MATTIA
TOSCHES GARENTINA
E' Nata il 14 aprile del 1889 e deceduta all'alba di domenica 2 gennaio del 1994, all'inizio del nuovo anno nel quale avrebbe compiuto 105 anni, un vero record per la comunità di Casalvecchio di Puglia.
Garentina è stata una donna molto devota e tanto attaccata alla sua parrocchia con la quale ha potuto condividere la sua antica ed autentica spiritualità cristiana.
Ai suoi funerali celebrati dall'allora parroco don Erminio Di Bello, di cui aveva una profonda stima, vennero suonate le campane a gloria, come lei stessa aveva espressamente chiesto prima di lasciare questo mondo.
Garentina è stata una donna molto devota e tanto attaccata alla sua parrocchia con la quale ha potuto condividere la sua antica ed autentica spiritualità cristiana.
Ai suoi funerali celebrati dall'allora parroco don Erminio Di Bello, di cui aveva una profonda stima, vennero suonate le campane a gloria, come lei stessa aveva espressamente chiesto prima di lasciare questo mondo.
GIUSEPPINA DE SALVIA
GIUSEPPE TOSCHES
Il signor Giuseppe Tosches è fino ad ora la persona più longeva di sempre vissuta a Casalveccchio di Puglia; nato il 4 agosto del 1881, deceduto il 13 agosto del 1986 alla veneranda età di 105 anni e 9 giorni.
CARMELA LOMBARDI
La signora Carmela Lombardi è nata il 27 agosto del 1884 ed è deceduta il 13 novembre del 1984 all'età di 100 anni, due mesi e 17 giorni.
Anche sua figlia Antonietta Capece ha raggiunto nel dicembre del 2019 la soglia dei 100 anni, ed è deceduta all'età di 100 anni, quattro mesi e 7 giorni, vivendo complessivamente un mese e venti giorni in più rispetto alla madre.
Anche sua figlia Antonietta Capece ha raggiunto nel dicembre del 2019 la soglia dei 100 anni, ed è deceduta all'età di 100 anni, quattro mesi e 7 giorni, vivendo complessivamente un mese e venti giorni in più rispetto alla madre.