Don Carlo Orsogna
Nato a il 29/09/1938 a Casalvecchio di Puglia, nel quale fra l'altro, ha svolto il suo ministero sacerdotale prima come viceparroco fra il 1961-73 (tranne dal '63 al '65 quando fu assistente spirituale al seminario diocesano) e poi in qualità di parroco dal 1973 al 1981.
Dal dicembre del 2008 al gennaio 2015 ha ricoperto l'incarico di cappellano dell'ospedale civile di Lucera e delegato del vescovo per la pastorale sanitaria.
In questi anni si è prodigato in prima persona e unitamente al vescovo diocesano nel contrastare i tentavi di chiusura dell'ospedale civile, da parte della regione Puglia. Nel 2011 ha festeggiato il suo 50 esimo anniversario di sacerdozio, con una solenne Celebrazione Eucaristica alla presenza del vescovo, dei parenti, di numerosi fedeli e confratelli nella giornata del 30 ottobre 2011 pur essendo stato ordinato sacerdote il 27/08/1961. Attualmente collabora con il parroco di Casalvecchio nelle diverse attività pastorali. Don Carlo è considerato da tutti i parrocchiani un pilastro di fede della comunità, da sempre infatti è vicino spiritualmente alla parrocchia con la sua umile e zelante collaborazione nelle celebrazioni solenni e in sostituzione del parroco, uomo mite e di preghiera, sempre dedito all'ascolto e ai sofferenti.
Dal dicembre del 2008 al gennaio 2015 ha ricoperto l'incarico di cappellano dell'ospedale civile di Lucera e delegato del vescovo per la pastorale sanitaria.
In questi anni si è prodigato in prima persona e unitamente al vescovo diocesano nel contrastare i tentavi di chiusura dell'ospedale civile, da parte della regione Puglia. Nel 2011 ha festeggiato il suo 50 esimo anniversario di sacerdozio, con una solenne Celebrazione Eucaristica alla presenza del vescovo, dei parenti, di numerosi fedeli e confratelli nella giornata del 30 ottobre 2011 pur essendo stato ordinato sacerdote il 27/08/1961. Attualmente collabora con il parroco di Casalvecchio nelle diverse attività pastorali. Don Carlo è considerato da tutti i parrocchiani un pilastro di fede della comunità, da sempre infatti è vicino spiritualmente alla parrocchia con la sua umile e zelante collaborazione nelle celebrazioni solenni e in sostituzione del parroco, uomo mite e di preghiera, sempre dedito all'ascolto e ai sofferenti.
Don Angelo Lombardi
Nato il 01/03/1944 e ordinato sacerdote il 02/09/1972.
Ha ricoperto l'incarico di parroco a Casalvecchio dal 1981 al 1988, viene ricordato soprattutto per la sua spiccata dedizione ai bambini e ai giovani della comunità.
Da alcuni anni è collaboratore parrocchiale nella chiesa di San Giacomo Apostolo in Lucera, dove ha festeggiato anche il suo 50° anniversario dell'ordinazione sacerdotale alla presenza di una rappresentanza della parrocchia di Casalvecchio.
Ha ricoperto l'incarico di parroco a Casalvecchio dal 1981 al 1988, viene ricordato soprattutto per la sua spiccata dedizione ai bambini e ai giovani della comunità.
Da alcuni anni è collaboratore parrocchiale nella chiesa di San Giacomo Apostolo in Lucera, dove ha festeggiato anche il suo 50° anniversario dell'ordinazione sacerdotale alla presenza di una rappresentanza della parrocchia di Casalvecchio.
Don Erminio Di Bello
Nato il 24/08/1959, e ordinato sacerdote il 24/03/1984.
Fu parroco di Casalvecchio dal 1988 al 1998. Tra le altre cose si è speso incessantemente per la ricostruzione della chiesa della Madonna delle Grazie e dei locali adibiti al teatro e alle aule di catechismo; anche per questo, il suo trasferimento da Casalvecchio ad un'altra parrocchia, non fu accolto molto bene da gran parte della popolazione che desiderava che egli restasse, infatti sulla scrivania dell'allora vescovo diocesano monsignor Zerrillo, giunsero tra le diverse voci e telefonate di dissenso anche una raccolta di firme a favore della permanenza di Don Erminio a Casalvecchio, ma ciò non impedì al vescovo di attuare le sue legittime ed autorevoli decisioni quale pastore della diocesi.
E' prematuramente deceduto lo scorso 18 luglio 2018 a soli 58 anni a seguito di un brutto male che lo aveva colpito qualche anno fa.
La sua ultima e commossa visita alla comunità di Casalvecchio risale al 1° luglio del 2015 in occasione del ventennale dell'inaugurazione della chiesa Santa Maria delle Grazie.
Fu parroco di Casalvecchio dal 1988 al 1998. Tra le altre cose si è speso incessantemente per la ricostruzione della chiesa della Madonna delle Grazie e dei locali adibiti al teatro e alle aule di catechismo; anche per questo, il suo trasferimento da Casalvecchio ad un'altra parrocchia, non fu accolto molto bene da gran parte della popolazione che desiderava che egli restasse, infatti sulla scrivania dell'allora vescovo diocesano monsignor Zerrillo, giunsero tra le diverse voci e telefonate di dissenso anche una raccolta di firme a favore della permanenza di Don Erminio a Casalvecchio, ma ciò non impedì al vescovo di attuare le sue legittime ed autorevoli decisioni quale pastore della diocesi.
E' prematuramente deceduto lo scorso 18 luglio 2018 a soli 58 anni a seguito di un brutto male che lo aveva colpito qualche anno fa.
La sua ultima e commossa visita alla comunità di Casalvecchio risale al 1° luglio del 2015 in occasione del ventennale dell'inaugurazione della chiesa Santa Maria delle Grazie.
Don Domenico Fanelli
Nato il 12/11/1941 e ordinato il 02/07/1967.
E' stato parroco di Casalvecchio dall'ottobre del 1998 al 31 ottobre 2001 riportando in auge alcune antiche tradizioni come la festa in onore della Madonna del Carmine, la sistemazione di alcune immagini sacre nella nuova chiesa e la processione di tutte le statue dei santi durante la festa patronale, inoltre, ha favorito i contatti con la comunità di Gildone (CB) attraverso i reciproci pellegrinaggi, per merito anche del sindaco di allora dott. Michele Boccamazzo.
Ma don Domenico sin da subito trovò una comunità piuttosto disorientata, a seguito dell'avvicendamento col suo predecessore e la naturale differenza di operatività pastorale fra i due sacerdoti finì per inasprire alcune criticità di riadattamento della popolazione, che aggiunte alle difficili condizioni di salute dei suoi anziani genitori, spinsero il vescovo diocesano mons. Zerrillo ad affiancargli nella guida della parrocchia il diacono permanente DON VINCENZO BALESTRI, una novità per la nostra piccola comunità, il quale nel mese di agosto del 2000 venne ad abitare nella casa canonica assieme a sua moglie Rita, portando con sè anche il suo profondo entusiasmo, che lo aiutarono a svolgere con efficacia ed intensità la sua prima esperienza ministeriale.
Nel 2001 don Domenico dopo l'aggravarsi della sua delicata situazione familiare, rassegnò le dimissioni da parroco, atto che determinò anche la fine dell'esperienza pastorale del diacono permanente.
E' stato parroco di Casalvecchio dall'ottobre del 1998 al 31 ottobre 2001 riportando in auge alcune antiche tradizioni come la festa in onore della Madonna del Carmine, la sistemazione di alcune immagini sacre nella nuova chiesa e la processione di tutte le statue dei santi durante la festa patronale, inoltre, ha favorito i contatti con la comunità di Gildone (CB) attraverso i reciproci pellegrinaggi, per merito anche del sindaco di allora dott. Michele Boccamazzo.
Ma don Domenico sin da subito trovò una comunità piuttosto disorientata, a seguito dell'avvicendamento col suo predecessore e la naturale differenza di operatività pastorale fra i due sacerdoti finì per inasprire alcune criticità di riadattamento della popolazione, che aggiunte alle difficili condizioni di salute dei suoi anziani genitori, spinsero il vescovo diocesano mons. Zerrillo ad affiancargli nella guida della parrocchia il diacono permanente DON VINCENZO BALESTRI, una novità per la nostra piccola comunità, il quale nel mese di agosto del 2000 venne ad abitare nella casa canonica assieme a sua moglie Rita, portando con sè anche il suo profondo entusiasmo, che lo aiutarono a svolgere con efficacia ed intensità la sua prima esperienza ministeriale.
Nel 2001 don Domenico dopo l'aggravarsi della sua delicata situazione familiare, rassegnò le dimissioni da parroco, atto che determinò anche la fine dell'esperienza pastorale del diacono permanente.
Don Paolo Paolella
Nato il 11/01/1945 e ordinato sacerdote il 30/11/1969.
Non è mai stato parroco di Casalvecchio, ma fra il 2001 e il 2002, pur essendo parroco nella vicina Castelnuovo della Daunia, il vescovo mons. Zerrillo lo volle nominare responsabile economico della parrocchia e don Paolo con umiltà mise a disposizione la sua spiccata generosità e la sua consolidata ed apprezzata esperienza sacerdotale.
Attualmente è parroco di San Vincenzo martire a Troia.
Non è mai stato parroco di Casalvecchio, ma fra il 2001 e il 2002, pur essendo parroco nella vicina Castelnuovo della Daunia, il vescovo mons. Zerrillo lo volle nominare responsabile economico della parrocchia e don Paolo con umiltà mise a disposizione la sua spiccata generosità e la sua consolidata ed apprezzata esperienza sacerdotale.
Attualmente è parroco di San Vincenzo martire a Troia.
Don Pasquale Trivisonne
Nato il 02/01/1971.
Nel 2001 ancora diacono venne nominato responsabile pastorale della comunità, per divenire poi parroco della stessa dal 1 novembre 2002 al 30 ottobre 2004.
Durante la sua permanenza a Casalvecchio ha trasmesso tutta la sua passione e il suo entusiasmo giovanile; tra le altre cose si è adoperato per favorire il rifacimento del sagrato della nuova chiesa, con la risistemazione dell'antica inferriata.
Per lui la comunità di Casalvecchio oltre ad essere stata la sua prima esperienza ministeriale è stata anche quella che l’ha accompagnato alla sua ordinazione sacerdotale avvenuta nella cattedrale di Lucera il 18 Maggio 2002: evento non solo straordinario per la sua vita, ma anche per la comunità di Casalvecchio di Puglia.
Infatti il giorno seguente in concomitanza con la festa patronale in onore della Madonna delle Grazie, celebrò la sua prima santa Messa nella chiesa a Lei dedicata, avvenimento che regalò a tutta la cittadinanza un grande slancio spirituale contornato da tanta gioia e tanta commozione. È per questo, don Pasquale ha assicurato ai casalvecchiesi, nei giorni che lo hanno preceduto all’ arrivo del suo successore, che nel futuro ovunque sarebbero state le sue destinazioni, con le preghiere quotidiane il suo primo pensiero lo avrebbe rivolto alla comunità di Casalvecchio. D’altro lato, tutta la cittadinanza di Casalvecchio non potrà mai dimenticare con quanta preparazione e attesa, lo ha aiutato a incamminare verso l'ordinazione sacerdotale. La sua presenza a Casalvecchio, inoltre è stata toccata da una grande ventata giovanile, intessuta di una spiritualità radicata, energica e combattiva, attraverso cui riusciva a trasmettere sensibilmente alla comunità la convinta adesione ad intraprendere un cammino di vera fede e di profonda conversione; è stato particolarmente premuroso nell’ordine rigoroso della chiesa e delle varie attività pastorali; e attento custode e sincero ammiratore delle numerose tradizioni religiose e popolari casalvecchiesi.
Nei suoi tre anni di ministero a Casalvecchio è stato sostenuto e aiutato costantemente dalla presenza di suo padre Luigi Trivisonne, un uomo dall'aspetto severo, ma con l'animo buono e generoso, che oltre ad animare le Celebrazioni Eucaristiche in qualità di organista, ha avuto il merito di organizzare alcune simpatiche recitazioni dialettali, le quali hanno riscosso sin da subito molto successo.
Nel 2001 ancora diacono venne nominato responsabile pastorale della comunità, per divenire poi parroco della stessa dal 1 novembre 2002 al 30 ottobre 2004.
Durante la sua permanenza a Casalvecchio ha trasmesso tutta la sua passione e il suo entusiasmo giovanile; tra le altre cose si è adoperato per favorire il rifacimento del sagrato della nuova chiesa, con la risistemazione dell'antica inferriata.
Per lui la comunità di Casalvecchio oltre ad essere stata la sua prima esperienza ministeriale è stata anche quella che l’ha accompagnato alla sua ordinazione sacerdotale avvenuta nella cattedrale di Lucera il 18 Maggio 2002: evento non solo straordinario per la sua vita, ma anche per la comunità di Casalvecchio di Puglia.
Infatti il giorno seguente in concomitanza con la festa patronale in onore della Madonna delle Grazie, celebrò la sua prima santa Messa nella chiesa a Lei dedicata, avvenimento che regalò a tutta la cittadinanza un grande slancio spirituale contornato da tanta gioia e tanta commozione. È per questo, don Pasquale ha assicurato ai casalvecchiesi, nei giorni che lo hanno preceduto all’ arrivo del suo successore, che nel futuro ovunque sarebbero state le sue destinazioni, con le preghiere quotidiane il suo primo pensiero lo avrebbe rivolto alla comunità di Casalvecchio. D’altro lato, tutta la cittadinanza di Casalvecchio non potrà mai dimenticare con quanta preparazione e attesa, lo ha aiutato a incamminare verso l'ordinazione sacerdotale. La sua presenza a Casalvecchio, inoltre è stata toccata da una grande ventata giovanile, intessuta di una spiritualità radicata, energica e combattiva, attraverso cui riusciva a trasmettere sensibilmente alla comunità la convinta adesione ad intraprendere un cammino di vera fede e di profonda conversione; è stato particolarmente premuroso nell’ordine rigoroso della chiesa e delle varie attività pastorali; e attento custode e sincero ammiratore delle numerose tradizioni religiose e popolari casalvecchiesi.
Nei suoi tre anni di ministero a Casalvecchio è stato sostenuto e aiutato costantemente dalla presenza di suo padre Luigi Trivisonne, un uomo dall'aspetto severo, ma con l'animo buono e generoso, che oltre ad animare le Celebrazioni Eucaristiche in qualità di organista, ha avuto il merito di organizzare alcune simpatiche recitazioni dialettali, le quali hanno riscosso sin da subito molto successo.
DON MODESTO DE GIROLAMO
E' nato a Casteluccio Valmaggiore (FG) il 3 dicembre 1950, egli maturerà sin da piccolo la vocazione sacerdotale; a undici anni, infatti, farà già ingresso nel Seminario minore di Troia, dove conseguirà la licenzia media e l’abilitazione ginnasiale. Nel Seminario Pontificio regionale di Benevento frequenterà il liceo, e inizierà gli studi teologici, che completerà nel giugno del 1974 presso il Seminario Pontificio regionale di Molfetta. Il 15 marzo del 1975 per le mani di mons. Giuseppe Lenotti, Vescovo di Foggia-Troia-Bovino, don Modesto è ordinato Presbitero, e dallo stesso Vescovo è nominato vice-Parroco presso la comunità di Biccari. Nel 1982 per volontà del Vescovo mons. Salvatore de Giorgi è trasferito nella città di Troia con la mansione di vice Parroco.
Lo stesso Vescovo nel 1985 gli permetterà di svolgere la sua prima esperienza ministeriale da Parroco presso la comunità del SS. Salvatore a Faeto, ministero che svolgerà fino al 1992, quando per volere del Vescovo mons. Raffaele Castelli, è trasferito presso la comunità parrocchiale di Biccari, dove resterà Parroco fino al 2001, prima di partire per il Brasile presso la comunità di Turilandia, per un'importante esperienza missionaria, fino a quando mons. Francesco Zerrillo allora vescovo della diocesi di Lucera-Troia lo nomina parroco di Casalvecchio nell'autunno del 2004. Il 30 novembre 2018 il vescovo mons.Giuliano lo ha nominato parroco della comunità Santa Maria della Spiga in Lucera, nella quale ha preso posseso il 2 gennaio 2019. Inoltre don Modesto è il delegato vescovile per il diaconato permanente della diocesi.
Don Modesto sin dal suo ingresso a Casalveccchio ha saputo accettare responsabilmente il suo nuovo incarico, e ha dimostrato così come lui stesso aveva auspicato all'inizio del suo ministero pastorale la sua totale "appartenenza" alla comunità casalvecchiese, sperimentando la gioia e il piacere di lavorare insieme ai fedeli che Dio gli aveva affidato in quel lontano ottobre del 2004, accettando la specificità di ognuno, con le singole storie e le storie dei singoli, per trasformarle in un’unica storia comune e condivisa.
Nel corso dei suoi 14 anni vissuti a Casalvecchio, don Modesto è stato in grado di stimolare fraternamente gli altri, rispettandone però i tempi di maturazione di ciascuno, e instaurando sin da subito un progetto di crescita comunitaria nel rispetto e nel dialogo reciproco, con il quale si è reso pienamente disponibile nella costruzione di una comunità in cammino verso il Regno di Dio.
Don Modesto è stato il Sacerdote di tutti, aperto alla novità, ma anche geloso custode delle tradizioni religiose, storiche e culturali del popolo casalvecchiese, riuscendo a collaborare attivamente e con premurosa attenzione con tutte le istituzioni religiose, politiche, sociali, e culturali presenti sul territorio locale. In tutti questi anni ha inaugurato con la sua benedizione piazze, parchi, fontane, strutture sociali, negozi, ma sopratutto ha amministrato tanti sacramenti a bambini, ragazzi, adulti e anziani.
Dopo gli eventi sismici del 2002 che colpirono anche il nostro piccolo paese, don Modesto ha fortemente voluto la ristrutturazione della chiesa parrocchiale Santi Pietro e Paolo apostoli, e nel dicembre del 2010 dopo i vari lavori di restauro l'ha riconsegnata alla comunità riportandola al suo antico splendore!
Dal 2 gennaio del 2019 è parroco della comunità di Santa Maria della Spiga in Lucera.
Lo stesso Vescovo nel 1985 gli permetterà di svolgere la sua prima esperienza ministeriale da Parroco presso la comunità del SS. Salvatore a Faeto, ministero che svolgerà fino al 1992, quando per volere del Vescovo mons. Raffaele Castelli, è trasferito presso la comunità parrocchiale di Biccari, dove resterà Parroco fino al 2001, prima di partire per il Brasile presso la comunità di Turilandia, per un'importante esperienza missionaria, fino a quando mons. Francesco Zerrillo allora vescovo della diocesi di Lucera-Troia lo nomina parroco di Casalvecchio nell'autunno del 2004. Il 30 novembre 2018 il vescovo mons.Giuliano lo ha nominato parroco della comunità Santa Maria della Spiga in Lucera, nella quale ha preso posseso il 2 gennaio 2019. Inoltre don Modesto è il delegato vescovile per il diaconato permanente della diocesi.
Don Modesto sin dal suo ingresso a Casalveccchio ha saputo accettare responsabilmente il suo nuovo incarico, e ha dimostrato così come lui stesso aveva auspicato all'inizio del suo ministero pastorale la sua totale "appartenenza" alla comunità casalvecchiese, sperimentando la gioia e il piacere di lavorare insieme ai fedeli che Dio gli aveva affidato in quel lontano ottobre del 2004, accettando la specificità di ognuno, con le singole storie e le storie dei singoli, per trasformarle in un’unica storia comune e condivisa.
Nel corso dei suoi 14 anni vissuti a Casalvecchio, don Modesto è stato in grado di stimolare fraternamente gli altri, rispettandone però i tempi di maturazione di ciascuno, e instaurando sin da subito un progetto di crescita comunitaria nel rispetto e nel dialogo reciproco, con il quale si è reso pienamente disponibile nella costruzione di una comunità in cammino verso il Regno di Dio.
Don Modesto è stato il Sacerdote di tutti, aperto alla novità, ma anche geloso custode delle tradizioni religiose, storiche e culturali del popolo casalvecchiese, riuscendo a collaborare attivamente e con premurosa attenzione con tutte le istituzioni religiose, politiche, sociali, e culturali presenti sul territorio locale. In tutti questi anni ha inaugurato con la sua benedizione piazze, parchi, fontane, strutture sociali, negozi, ma sopratutto ha amministrato tanti sacramenti a bambini, ragazzi, adulti e anziani.
Dopo gli eventi sismici del 2002 che colpirono anche il nostro piccolo paese, don Modesto ha fortemente voluto la ristrutturazione della chiesa parrocchiale Santi Pietro e Paolo apostoli, e nel dicembre del 2010 dopo i vari lavori di restauro l'ha riconsegnata alla comunità riportandola al suo antico splendore!
Dal 2 gennaio del 2019 è parroco della comunità di Santa Maria della Spiga in Lucera.
ALCUNI SACERDOTI DEFUNTI
CHE SONO STATI PARROCI IN CASALVECCHIO
DON FILIPPO MODESTINO RONCA
E' nato a Roseto Valfortore (FG) il 7 settembre 1902; fu ordinato sacerdote l'11 giugno 1927 nella cattedrale di Lucera.
Dal 15 novembre 1928 ricoprì la carica di vicario sostituto della nostra parrocchia, e dal 1930 al 1973 fu ininterrottamente parroco di Casalvecchio col titolo di arciprete; successivamente continuò a collaborare con la parrocchia nelle diverse attività pastorali.
Al momento don Filippo detiene il record come il parroco più longevo del nostro paese.
E' deceduto a Foggia il 21 febbraio 1995. L'anno successivo
l'amministrazione comunale unitamente alla comunità parrocchiale desideravano intitolargli la piazza antistante la chiesa parrocchiale, ma per alcuni cavilli legislativi ciò non fu permesso. Tuttavia all'interno della chiesa venne installata con una solenne cerimonia, alla presenza delle autorità civili, una pietra marmorea in ricordo di don Filippo e della sua profonda umanità, della sua instancabile opera di servizio alla comunità quale maestro di fede e di cultura per diverse generazioni.
Il 28 gennaio 2010 il comune di Casalvecchio di Puglia, su proposta del sindaco di allora prof. Michele Boccamazzo, gli ha dedicato in suo onore la nuova piazza dietro la chiesa Santa Maria delle Grazie, intitolandola con il suo nome.
Don Vincenzo Di Nunzio: nativo di Casalnuovo, è stato parroco dal 1925 al 1931
Don Giuseppe Tozzi: nativo di Lucera ed è stato parroco dal 1911 al 1925
Don Francesco Tocci: deceduto intorno al 1940, e stato parroco dal 1879 al 1911.
Don Francesco Fratta: nativo di Casalvecchio, nella quale fu parroco col titolo di arciprete.
Don Zaccaria Venditti: nativo di Pietra Montecorvino; è stato il primo parroco di rito latino.
Don Ascanio Beccia.
E' nato a Roseto Valfortore (FG) il 7 settembre 1902; fu ordinato sacerdote l'11 giugno 1927 nella cattedrale di Lucera.
Dal 15 novembre 1928 ricoprì la carica di vicario sostituto della nostra parrocchia, e dal 1930 al 1973 fu ininterrottamente parroco di Casalvecchio col titolo di arciprete; successivamente continuò a collaborare con la parrocchia nelle diverse attività pastorali.
Al momento don Filippo detiene il record come il parroco più longevo del nostro paese.
E' deceduto a Foggia il 21 febbraio 1995. L'anno successivo
l'amministrazione comunale unitamente alla comunità parrocchiale desideravano intitolargli la piazza antistante la chiesa parrocchiale, ma per alcuni cavilli legislativi ciò non fu permesso. Tuttavia all'interno della chiesa venne installata con una solenne cerimonia, alla presenza delle autorità civili, una pietra marmorea in ricordo di don Filippo e della sua profonda umanità, della sua instancabile opera di servizio alla comunità quale maestro di fede e di cultura per diverse generazioni.
Il 28 gennaio 2010 il comune di Casalvecchio di Puglia, su proposta del sindaco di allora prof. Michele Boccamazzo, gli ha dedicato in suo onore la nuova piazza dietro la chiesa Santa Maria delle Grazie, intitolandola con il suo nome.
Don Vincenzo Di Nunzio: nativo di Casalnuovo, è stato parroco dal 1925 al 1931
Don Giuseppe Tozzi: nativo di Lucera ed è stato parroco dal 1911 al 1925
Don Francesco Tocci: deceduto intorno al 1940, e stato parroco dal 1879 al 1911.
Don Francesco Fratta: nativo di Casalvecchio, nella quale fu parroco col titolo di arciprete.
Don Zaccaria Venditti: nativo di Pietra Montecorvino; è stato il primo parroco di rito latino.
Don Ascanio Beccia.