Ci ha lasciato
NICOLA NIRO
di anni 42
Tutta la comunità parrocchiale si stringe al dolore che ha colpito la famiglia Niro, per la perdita prematura del caro Nicola, che il prossimo 28 luglio avrebbe compiuto 43 anni.
Una persona perbene, rispettosa, gentile, disponibile, sorridente, sempre dedito al lavoro e vicino ai suoi amati genitori.
Un mese esatto è durato il suo intenso calvario presso l'ospedale Riuniti di Foggia, da quel 21 giugno in cui è stato trasportato al pronto soccorso a seguito di un malore, che si è poi rivelato essere un blocco intestinale; trenta lunghi giorni durante i quali è stato sottoposto a diversi interventi chirurgici e indotto in coma farmacologico, senza però mai smettere di lottare strenuamente per restare aggrappato alla vita, quella vita che egli tanto amava e per la quale aveva ancora tanti sogni e progetti da realizzare, infranti, purtroppo, nel pomeriggio di venerdì 21 luglio, quando il suo cuore ha smesso di battere per sempre, lasciando nello sconforto la sua adorata mamma Giuseppina e il suo affettuoso papà Giuseppe, due genitori esemplari, che con immenso amore lo hanno voluto al mondo, gli hanno impartito i sacramenti cristiani, lo hanno cresciuto e sostenuto in tutti questi anni, condividendo con lui le gioie e le angosce della vita di tutti i giorni.
La fede in Dio, è stata, però, la loro viva speranza, che non hanno mai perso fino all'ultimo; essi, infatti, hanno combattuto insieme a Nicola la loro battaglia più difficile di sempre, senza mai arrendersi, ed erano pronti a fare una grande festa qualora Nicola fosse tornato a casa guarito.
A sperare per Nicola ogni giorno, c'era anche sua sorella Olimpia, la primogenita, e Vincenzo, suo fratello maggiore, i quali hanno sofferto per lui e con lui e neppure loro si sono mai rassegnati un istante al peggio; perfino la sua amata nonna Grazia, quasi centenaria, aveva iniziato a chiedere con insistenza circa le condizioni di salute del suo prediletto nipote.
Unitamente ai famigliari, i fedeli della parrocchia di Casalvecchio si sono ritrovati più volte a pregare per la vita del giovane Nicola, anche pubblicamente, sia tramite il parroco don Ciro, che comunitariamente durante le processioni in onore della Madonna delle Grazie, di San Nicola e della Madonna del Carmine, che si sono svolte nel mese di luglio, durante le quali si era elevata una preghiera speciale di intercessione per ottenere la sospirata Grazia per Nicola.
Pertanto, nel nostro piccolo paese siamo tutti scossi e profondamente dispiaciuti nell'aver appreso questa tristissima notizia, anche perché Nicola era da tutti benvoluto e nessuno avrebbe mai creduto che egli, alla fine, anche per la sua giovane età, non ce l'avrebbe fatta.
Sono emersi, inoltre, alcuni dubbi e sospetti, su come siano andate realmente le cose dal punto di vista clinico, aspetti delicati e privati, che la famiglia, però, ha deciso di approfondire, motivo per cui non era stato ancora stabilito la data del funerale, che si é poi svolto nel tardo pomeriggio di giovedí 27 luglio.
Restano, tuttavia, un paio di interrogativi ancora più grandi che primeggiano su tutti: perché Signore hai voluto questo per Nicola?
Perché due genitori amorevoli ed onesti come Giuseppe e Giuseppina hanno dovuto subire questa inenarrabile sofferenza?
Ma i disegni di Dio, come ben sappiamo, sono imperscrutabili ed evidentemente era un'altra la Sua volontà, Egli, infatti, ha scelto per Nicola una strada diversa da quella che noi tutti umanamente speravamo, per lui si è aperta la strada della Dimora eterna, là dove non c'è più posto per la sofferenza ma dove esiste soltanto la beatitudine della Gloria Celeste, accanto al Signore che gli è andato incontro e lo ha rivestito della nuova vita.
Non ci rimane, quindi, che guardare fiduciosi a Maria Santissima, Madre Addolorata, che nel silenzio ha accolto la morte in croce del figlio suo Gesù, e a Lei ci rivolgiamo umilmente, affinché Ella asciughi le lacrime di questi genitori che oggi piangono la scomparsa del loro amato figlio e consoli tutti i familiari per la prematura morte del loro caro Nicola.
La sua anima splenda per sempre lassù nel cielo e il suo ricordo viva a lungo nella mente e nel cuore di quanti lo hanno conosciuto e voluto bene.
Pasquale Criasia
Una persona perbene, rispettosa, gentile, disponibile, sorridente, sempre dedito al lavoro e vicino ai suoi amati genitori.
Un mese esatto è durato il suo intenso calvario presso l'ospedale Riuniti di Foggia, da quel 21 giugno in cui è stato trasportato al pronto soccorso a seguito di un malore, che si è poi rivelato essere un blocco intestinale; trenta lunghi giorni durante i quali è stato sottoposto a diversi interventi chirurgici e indotto in coma farmacologico, senza però mai smettere di lottare strenuamente per restare aggrappato alla vita, quella vita che egli tanto amava e per la quale aveva ancora tanti sogni e progetti da realizzare, infranti, purtroppo, nel pomeriggio di venerdì 21 luglio, quando il suo cuore ha smesso di battere per sempre, lasciando nello sconforto la sua adorata mamma Giuseppina e il suo affettuoso papà Giuseppe, due genitori esemplari, che con immenso amore lo hanno voluto al mondo, gli hanno impartito i sacramenti cristiani, lo hanno cresciuto e sostenuto in tutti questi anni, condividendo con lui le gioie e le angosce della vita di tutti i giorni.
La fede in Dio, è stata, però, la loro viva speranza, che non hanno mai perso fino all'ultimo; essi, infatti, hanno combattuto insieme a Nicola la loro battaglia più difficile di sempre, senza mai arrendersi, ed erano pronti a fare una grande festa qualora Nicola fosse tornato a casa guarito.
A sperare per Nicola ogni giorno, c'era anche sua sorella Olimpia, la primogenita, e Vincenzo, suo fratello maggiore, i quali hanno sofferto per lui e con lui e neppure loro si sono mai rassegnati un istante al peggio; perfino la sua amata nonna Grazia, quasi centenaria, aveva iniziato a chiedere con insistenza circa le condizioni di salute del suo prediletto nipote.
Unitamente ai famigliari, i fedeli della parrocchia di Casalvecchio si sono ritrovati più volte a pregare per la vita del giovane Nicola, anche pubblicamente, sia tramite il parroco don Ciro, che comunitariamente durante le processioni in onore della Madonna delle Grazie, di San Nicola e della Madonna del Carmine, che si sono svolte nel mese di luglio, durante le quali si era elevata una preghiera speciale di intercessione per ottenere la sospirata Grazia per Nicola.
Pertanto, nel nostro piccolo paese siamo tutti scossi e profondamente dispiaciuti nell'aver appreso questa tristissima notizia, anche perché Nicola era da tutti benvoluto e nessuno avrebbe mai creduto che egli, alla fine, anche per la sua giovane età, non ce l'avrebbe fatta.
Sono emersi, inoltre, alcuni dubbi e sospetti, su come siano andate realmente le cose dal punto di vista clinico, aspetti delicati e privati, che la famiglia, però, ha deciso di approfondire, motivo per cui non era stato ancora stabilito la data del funerale, che si é poi svolto nel tardo pomeriggio di giovedí 27 luglio.
Restano, tuttavia, un paio di interrogativi ancora più grandi che primeggiano su tutti: perché Signore hai voluto questo per Nicola?
Perché due genitori amorevoli ed onesti come Giuseppe e Giuseppina hanno dovuto subire questa inenarrabile sofferenza?
Ma i disegni di Dio, come ben sappiamo, sono imperscrutabili ed evidentemente era un'altra la Sua volontà, Egli, infatti, ha scelto per Nicola una strada diversa da quella che noi tutti umanamente speravamo, per lui si è aperta la strada della Dimora eterna, là dove non c'è più posto per la sofferenza ma dove esiste soltanto la beatitudine della Gloria Celeste, accanto al Signore che gli è andato incontro e lo ha rivestito della nuova vita.
Non ci rimane, quindi, che guardare fiduciosi a Maria Santissima, Madre Addolorata, che nel silenzio ha accolto la morte in croce del figlio suo Gesù, e a Lei ci rivolgiamo umilmente, affinché Ella asciughi le lacrime di questi genitori che oggi piangono la scomparsa del loro amato figlio e consoli tutti i familiari per la prematura morte del loro caro Nicola.
La sua anima splenda per sempre lassù nel cielo e il suo ricordo viva a lungo nella mente e nel cuore di quanti lo hanno conosciuto e voluto bene.
Pasquale Criasia