MARIA SANTISSIMA DELLE GRAZIE
La comunità di Casalvecchio è da sempre legata da una filiale ed intensa devozione verso la Madre di Gesù, probabilmente fin dai tempi della fondazione del piccolo paese avvenuta circa 500 anni fa.
La devozione alla Vergine delle Grazie, invece pare sia derivata dall'antico monastero basiliano di San Matteo, un tempo esistente in località "sculgola" di Casalvecchio.
Tanto era la venerazione alla Madonna delle Grazie che il popolo casalvecchiese volle costruire in suo onore una graziosa cappella, sorta agli inizi dell'800 e riedificata negli anni '90 del secolo scorso, al cui interno è esposta l'effige della Madonna delle Grazie, la quale fu restaurata poco più di dieci anni fa.
La memoria liturgica ricorre il 2 luglio, e fino al 1890 era anche festa patronale, poi la parrocchia, per venire incontro alle esigenze degli agricoltori locali impegnati nella mietitura del grano, fissò i solenni e civili festeggiamenti alla terza domenica di maggio, assieme al compatrono, ma a seguito di una consultazione popolare svoltasi nell'inverno del 2016, la festa Patronale è tornata a svolgersi nuovamente il 2 e 3 luglio, e come ogni anno si ripeterà la tradizionale processione del simulacro sacro, e dalle cui strade del paese, si eleverà con rinnovata devozione l'eco festoso dell'inno patronale alla Vergine Madre:
"Salve Eccelsa Imperatrice, Salve o fonte di pietà,
tu sei l'arca salvatrice dell'afflitta umanità
Salve o Madre delle Grazie,
dei tuoi figli abbi pietà!"
La devozione alla Vergine delle Grazie, invece pare sia derivata dall'antico monastero basiliano di San Matteo, un tempo esistente in località "sculgola" di Casalvecchio.
Tanto era la venerazione alla Madonna delle Grazie che il popolo casalvecchiese volle costruire in suo onore una graziosa cappella, sorta agli inizi dell'800 e riedificata negli anni '90 del secolo scorso, al cui interno è esposta l'effige della Madonna delle Grazie, la quale fu restaurata poco più di dieci anni fa.
La memoria liturgica ricorre il 2 luglio, e fino al 1890 era anche festa patronale, poi la parrocchia, per venire incontro alle esigenze degli agricoltori locali impegnati nella mietitura del grano, fissò i solenni e civili festeggiamenti alla terza domenica di maggio, assieme al compatrono, ma a seguito di una consultazione popolare svoltasi nell'inverno del 2016, la festa Patronale è tornata a svolgersi nuovamente il 2 e 3 luglio, e come ogni anno si ripeterà la tradizionale processione del simulacro sacro, e dalle cui strade del paese, si eleverà con rinnovata devozione l'eco festoso dell'inno patronale alla Vergine Madre:
"Salve Eccelsa Imperatrice, Salve o fonte di pietà,
tu sei l'arca salvatrice dell'afflitta umanità
Salve o Madre delle Grazie,
dei tuoi figli abbi pietà!"
SAN NICOLA DI BARI - Compatrono
Nacque a Patara di Licia nel 270 circa. è stato vescovo di Mira, (Turchia) luogo in cui morì il 6 dicembre 343; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa oltre che da diverse altre confessioni cristiane. È noto anche al di fuori del mondo cristiano perché la sua figura ha dato origine al mito di Santa Claus (o Klaus), conosciuto in Italia come babbo Natale.
E' considerato il protettore dei bambini, dei marinai e in generale di chiunque si trovi in circostanze sfavorevoli.
Le sue reliquie principali sono conservate nella città di Bari, a Venezia, a Saint Nicolas de Port, in Francia e a Bucarest in Romania.
A Casalvecchio, fino a più di qualche decennio fa, (eccezion fatta per una rievocazione avvenuta nell'anno 2000) nel giorno della festa patronale, oltre all'effige di San Nicola, si portavano in processione anche quelle delle altre statue dei santi della parrocchia, che per le vie cittadine del paese, facevano da cornice alla venerata e sacra immagine della Madre delle Grazie, quale Regina di tutti i Santi.
E' considerato il protettore dei bambini, dei marinai e in generale di chiunque si trovi in circostanze sfavorevoli.
Le sue reliquie principali sono conservate nella città di Bari, a Venezia, a Saint Nicolas de Port, in Francia e a Bucarest in Romania.
A Casalvecchio, fino a più di qualche decennio fa, (eccezion fatta per una rievocazione avvenuta nell'anno 2000) nel giorno della festa patronale, oltre all'effige di San Nicola, si portavano in processione anche quelle delle altre statue dei santi della parrocchia, che per le vie cittadine del paese, facevano da cornice alla venerata e sacra immagine della Madre delle Grazie, quale Regina di tutti i Santi.